La vicenda reletiva alla vaccinazione anticovid si tinge di tante ovvietà. Si, avete capito bene, altro che giallo. Dobbiamo francamente ammettere che questa storia ha rappresentato una vera follia, in cui attraverso tecniche di propaganda di massa ed il controllo di tutti i mezzi di informazione, si è potuto sovvertire l’ordine del senso e dalla logica nella descrizione dei fatti. Ogni cosa palese, evidente, anche provata da documenti (come i reali dati sulle sperimentazioni durate 60 giorni e quasi per intero saltate invece che compresse), è stata tacciata di complottismo e antiscienza. Mentre di poco scientifico, ed anzi di criminale, c’era in chi ha operato a favore di una pagina buia della nostra storia.
Dopo mesi in cui le ovvietà hanno iniziato a venire a galla per il buon senso comune e perchè le bugie troppo grandi non possono stare in piedi, è iniziato adesso un percorso dove anche i tribunali, tranne quelli controllati dal potere politico, stanno facendo luce su quanto accaduto; non per sentito dire, non per opinioni, ma per udienze e atti ufficiali.
E’ bene fare un passo indietro. Mentre si inventava e dicevano a reti unificate che il vaccino era sicuro e sperimentato, con la contraddizione che però dovevi firmare il rilascio di responsabilità per gli effetti avversi ancora non prevedibili, l’immissione in commercio dei sieri avvenne per come prescriveva la legge. E cioè un farmaco non sperimentato pienamente, poteva essere messo in commercio solo in modo “condizinato”. In pratica è una approvazione provvisoria, a trial in corso, che vede però degli obblighi successivamente. Essendo il farmaco non sperimentato abbastanza, si potrebbe verificare che non funzioni o che somministrandolo si abbiano effetti avversi in troppi soggetti e che questo ne debba provocare il ritiro dal mercato. Per questo è obbligatorio per legge che gli enti regolatori abbiano documentazioni di efficacie e sicurezza man mano che i mesi passino così da monitorare la situazione.
Era abbastanza chiaro che data la ecatombe di morti improvvise per motivi cardiaci, i tumori e le sclerosi multiple in aumento di percentuali spaventose, come gli aborti spontanei e molto altro, vi fosse stata una mancanza di diligenza in tal senso. Un coprire le carte per altri scopi, non certo la tutela della salute pubblica. Ma mai mi sarei aspettato quanto sto per scrivere. Le carte non c’erano proprio.
L’Associazione IDU, Istanza Diritti Umani di Novara, ha chiesto l’accesso alle documentazioni obbligatorie sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini. AIFA ha ammesso per iscritto e su atti ufficiali di non esserene in possesso. Ma tali documenti sono indispensabili per l’immissione sul mercato dei vaccini e per poterli somministrare, come prevede la normativa europea. E se qualcuno, leggendo distratto, non ha capito la gravità della cosa, sottolineo che il problema non è solo di carattere formale, ma sostanziale. La legge infatti prevederebbe il ritiro immediato dal mercato del farmaco impedendone la somministrazione proprio perchè, mancando questi documenti, non vi sarebbe il controllo, come prima accennato, su cosa stia succedendo somministrando un farmaco non sperimentato e che ha avuto una approvazione solo “condizionata”. Condizionata, appunto, a dei controlli rigidi. In pratica siamo davani anche alla possibilità che tra dieci anni una piccola parte, o la metà, o più dei vaccinati muoiano per varie cause in quanto non vi è stato un controllo a cui corrispondessero documentazioni, appunto obbligatorie, che garantissero che il farmaco poteva continuare a essere somministrato.E data la quantità di gente che sta morendo io scommetterei che se ci fossero stati questi documenti il farmaco non sarebbe potuto restare in commercio.
Vorrei ricordare, nelle mie conclusioni, che questo significa che la Corte Costituziole ha sancito che era corretto l’obbligare all’uso dei vaccini nonostante questi, per la normativa, dovessero essere ritirati dal mercato e non somministrati per mancanza di certificati di sicurezza obbligatori. La qual cosa, per il codice penale, significa il configurarsi dei reati di lesioni e tentato omicidio per il vaccinatore e credo, si può affermare, di tentata strage per i responsabili istituzionali: non sono parole mie ma di un farmacista ospedaliero esperto di normativa diventato famoso per il video di una sua denuncia all’ordine professionale. Avrà ragione? Sembra che più passano mesi e più ogni cosa detta da un Novax fosse l’unica verità semplicemente da ammettere.
Siamo di fronte a un problema enorme, cari lettori. E non si tratta di ciò che vi ho appena detto. No. Il problema enorme è che la quasi quasi totalità dei quotidiani italiani e la totalità dei telegiornali non hanno riportato la notizia. E che la totalità di voi vaccinati che leggerete la notizia, se fortunati, sul web, continuerete a tacere come se nulla fosse. Accadono, giorno dopo giorno, fatti per i quali dovrebbe venire giù il mondo con milioni di persone inferocite per quanto fattogli, ed invece un silenzio e una rassegnazione malata, circondano le menti e i cuori di chi è troppo stanco, forse dopo quanto ci hanno fatto o per propria natura, per tentare di rivendicare il diritto di ffermare di avere una dignità.