Il Movimento continua il suo radicamento sul territorio. Sabato scorso si è costituita la sezione “NOI per TrapaniErice”, con oltre 100 adesioni. Costituiti i primi gruppi di lavoro, (Fiscalità e tasse, Infrastrutture, Sociale, Ambiente e Agricoltura, Economia) che da questa settimana si riuniranno per costruire proposte concrete ai mille problemi di questo territorio. “Si lavora tra la gente con i cittadini – afferma Nicola Tardia, coordinatore provinciale – per costruire dal basso con le tante professionalità che ci sono una alternativa agli attuali partiti che hanno fallito. Nel corso dell’assemblea trapanese sono stati individuati i primi responsabili, l’Arch. Cristian Farsaci per il gruppo di lavoro sulle infrastrutture, il Dr. Salvatore Renda per quello sul Sociale, il Dr. Bartolo Giglio per quello sull’agricoltura. Il lavoro però continua, il nostro è un laboratorio aperto, un’officina di idee e proposte.”
L’assemblea di NOI per TrapaniErice intanto ha già affrontato il problema del gettone di presenza aumentato dal consiglio comunale di Trapani. “Aderiamo – afferma Nicola Tardia – alla manifestazione del 25 novembre, anche se la riteniamo ormai superata dall’atteggiamento menefreghista di questo consiglio comunale che ha creato forse uno specchietto per le allodole, distraendo l’attenzione dei cittadini dalle vere criticità irrisolte del nostro territorio (aereoporto, assegnazione dei beni confiscati alla mafia, porto, università ecc.). Ciò nonostante è necessario dare un segnale, ma soprattutto dire la nostra. NOI protestiamo contro la miopia dei consiglieri trapanesi e contro quella di certa stampa compiacente che ha dimenticato quanto successo ad Erice, già perché nessuno ha evidenziato che il consiglio ericino ha approvato l’aumento del gettone addirittura in via retroattiva, vergogna!
NOI mercoledì presenteremo in delegazione presso l’ARS una proposta di modifica della legge regionale sugli Enti Locali, con la quale proponiamo:
– di dimezzare il numero dei consiglieri comunali;
– che il gettone di presenza torni ad essere “simbolico”;
– l’eliminazione del rimborso che i comuni devono all’azienda privata per le assenze del consigliere.
Torni in Consiglio Comunale chi vuole “dare” alla propria Città e non chi vuole “prendere”.”