Dopo la prima edizione dello scorso anno, con l’entusiasmo immancabile produttore di idee e iniziative, il nostro editore Livio Marrocco ha costruito una scaletta di notevole prestigio per la rassegna in corso.
Aperta la rassegna con Licia Colò di rilievo e “scottante” sarà l’incontro con Nicola Porro. Il famoso giornalista ci parlerà dell’ormai sempre più spesso dibattuto allarmismo climatico, diventato un dogma incriticabile. Ma dati alla mano è davvero così?
Ancora Gianluigi Paragone, Marcello Veneziani e Pier Luigi d’Eredità porteranno il loro contributo su temi attuali, di ambito filosofico e storico.
Mattatrice di vendite con i suoi ultimi libri e balzata all’onore delle cronache per il suo coraggio e le sue inchieste sul progetto del “Grande Reset” che si celava dietro la pandemia da Covid 19, Ilaria Bifarini ci condurrà nell’analisi di cosa sta succedendo alle nostre vite, ormai sempre più soggette a parole come “transizione”. Agende politiche e “piani orditi” da chi sta portando l’occidente al declino.
Graditissima figura ormai costantemente presente nel panorama italiano, chiuderà la rassegna Francesco Giubilei per fare da “occhiello”, e naturale prosecuzione dei precedenti incontri, nel dibattito aperto sulle follie ecologiste.
Siamo alla vigilia del secondo appuntamento, quello col giornalista conduttore di Quarta Repubblica che è ormai volto noto nelle case degli italiani. Riportiamo l’intervista che i colleghi di TrapaniSì hanno chiesto al nostro editore, presidente dell’Istituto di Studi Economico-Sociali Nova Civitas, e che fa il punto sulla nostra entusiasmante iniziativa.
Siamo arrivati al secondo appuntamento della rassegna letteraria Identità Perdute, seconda edizione, che si concluderà poi a dicembre con un appuntamento fisso più o meno ogni sabato. Com’è andata con Licia Colò, che ha aperto questa rassegna sabato scorso, 19 ottobre, Livio?
E’ andata oltre ogni aspettativa, tra l’altro che il tempo non era dei migliori e invece ci siamo ritrovati una partecipazione massiccia, oltre alle 200 persone, che hanno veramente accolto a braccia aperte Licia Colò. Hanno anche partecipato attivamente con domande a questa chiacchierata con la nostra ospite. Devo dire che è andata veramente bene.
Come inizio della rassegna letteraria non poteva esserci momento migliore. È stato anche un modo per rompere un po’ l’impasse iniziale. Ora siamo già pronti per raccogliere Nicola Porro, sabato 26, sempre alle ore 17 al Museo Pepoli, con il secondo appuntamento. Nicola Porro, che non ha bisogno ovviamente di presentazioni, giornalista e conduttore televisivo famosissimo in Italia.
Identità perdute, quasi intrinseco nel titolo di questa rassegna letteraria, con l’argomento che riguarda il nostro pianeta, riguarda anche e soprattutto la crisi climatica e il fatto stesso che abbiamo esordito sabato scorso con una sorta di nubifragio che ha colpito Trapani, ci fa capire che non possiamo abbassare la guardia neanche di un millimetro, né di un istante. Forse è già un po’ troppo tardi per preoccuparci di questo. Si è parlato di questo, penso, con Il Pianeta, Istruzioni per l’uso, con Licia Colò, ma si continuerà a parlare di questo anche con Nicola Porro?
Sì, assolutamente, devo dire, anche da punti di vista diversi, con Licia Colò che ovviamente è un alfiere del green, del vivere sostenibile nel nostro pianeta, abbiamo affrontato la ricerca continua di un equilibrio fra uomo e natura, e ora tratteremo con Nicola Porro un po’ l’aspetto più politico della vicenda, cioè la cosiddetta rivoluzione green, la gestione, la nascita di questa rivoluzione green e gli aspetti controversi anche legati a questa rivoluzione, quelli più orientati al business, così possiamo dire. Quindi con Nicola Porro cercheremo di entrare un po’ nel vivo dei meccanismi che spesso sottintendono a determinate scelte che possono sembrare orientate magari al nostro bene, ma che alcune volte invece sono eterodirette da chi magari persegue obiettivi di interesse pecuniario. Quindi secondo me un filo conduttore unisce tutti questi appuntamenti e il minimo comune denominatore è quello di analizzare la vicenda con uno spirito critico quanto più equilibrato possibile.
Ovviamente partecipare a questi incontri è completamente gratuito, bisogna semplicemente essere interessati all’argomento e andare a conoscere questi personaggi televisivi. Vi ricordo l’appuntamento è alle 17 al Museo Pepoli. È particolarmente intrigante questo appuntamento di sabato con Nicola Porro.
Leggo nel sottotitolo della locandina «La grande bugia verde. Gli scienziati smontano con dati reali i dogmi dell’allarmismo climatico». Quindi questo problema immagino venga trattato da un punto di vista diametralmente opposto da quello che oggi l’allarmismo delle immagini televisive ci fanno un po’ scattare.
Guarda, io sono sempre dell’idea che i problemi vanno affrontati da tutti i punti di vista ed è un po’ quello che stiamo facendo con questa rassegna letteraria, cioè cercare di ospitare personaggi che ci fanno riflettere e ragionare sulle cose che ci circondano e soprattutto sulle decisioni che alcune volte vengono prese sopra la nostra testa. Secondo me la possibilità di sentire anche chi dice cose politicamente non corrette è un modo per aprirci a ragionamenti e a riflessioni ulteriori. Non c’è dubbio che la nostra società oggi è una società orientata al business, alla ricerca dell’interesse personale sulle cose.
Quindi molte volte anche le battaglie che possono sembrare più corrette alcune volte forse sono orientate da gruppi di potere che vogliono speculare su determinati momenti. Quindi secondo me è questo il momento sul quale si vuole soffermare molto Nicola Porro, cioè sul fatto che ci sono delle lobby che spesso speculano anche e soprattutto sulla salute delle persone e questa volta sulla salute del nostro pianeta. Quindi non si vuole negare il fatto che l’uomo sta in qualche mondo abusando della natura, si vuole soltanto far uscire fuori l’aspetto negativo di questa vicenda, cioè di quei gruppi di potere che ci vogliono speculare su.
E allora approfondiremo questo sabato 26 ottobre per il secondo appuntamento della rassegna letteraria Identità Perdute, organizzato proprio dall’Istituto di Studi Economico e Sociali Nova Civitas e che ovviamente prevede appuntamenti fino al 14 dicembre.
Abbiamo una pausa di due settimane proprio a cavallo della festa di tutti i santi e dei morti e ci rivedremo poi il 16 novembre con Gianluigi Paragone. Dal 16 novembre, ogni sabato fino ad arrivare al 14 dicembre, l’ultimo appuntamento sarà con Francesco Giubilei, anche lui molto noto della Sette, con il quale chiuderemo la rassegna letteraria.
Lo leggo dalla Locandina, Gianluigi Paragone, Marcello Veneziani, Pierluigi D’Eredità e Ilaria Bifarini. Il presidente di Nova Civitas, Livio Marrocco, avrà anche l’arduo compito di interloquire con tutti i protagonisti della rassegna Identità Perdute. È andata bene sabato scorso?
Sì, come detto all’inizio è andata benissimo. Un grande successo al Museo Pepoli con il primo incontro. Licia Colò ci ha accompagnato per tanti anni in giro per il mondo. Tra l’altro un alfiere della difesa dell’equilibrio fra natura e uomo. Una bella chiacchierata che ha visto partecipare anche molte persone dal pubblico, intervenendo e ponendo anche delle belle domande all’Alicia Colò.
Ed il tuo compito è stato proprio di orchestrare questo incontro tra Licia e la tua platea. Grazie, Livio Marrocco.
Grazie a voi.