“Se ci sarà la minima irregolarità presenteremo denunce a tutti livelli”. I deputati del Movimento 5 stelle all’Ars annunciano la linea durissima sulle cabine di Mondello, “che non prevede sconti per nessuno”.
“Non vorremmo – dicono Giorgio Ciaccio (nella foto giù) e Giampiero Trizzino – che la corsa contro il calendario porti a bypassare tutto. Nessun atto transitorio sarà ammesso in attesa che il Piano di utilizzo del demanio sia esecutivo”.
“Se ci sarà anche la minima irregolarità o violazione – continuano i due deputati – non esiteremo a denunciare tutto alle autorità competenti. Le leggi e le regole vanno rispettate da tutti, non solo dai semplici cittadini, che noi siamo qui a rappresentare, per cui vogliamo conto di ogni minima cosa fuori posto”.
I riflettori del Movimento si sono accesi già da oltre un mese sulla spiaggia palermitana per lanciare una campagna che mira a restituire l’arenile a disposizione di tutti i cittadini. Da qui hanno allargato il loro orizzonte a tutta la Sicilia e ieri hanno presentato una mozione che impegna il governo regionale a modificare le linee guida approvate nel 2001, al fine di escludere il rilascio di concessioni ultradecennali e che si estendano oltre il 50 per cento del litorale disponibile, assicurando contemporaneamente il rispetto del principio di imparzialità e trasparenza previsto dalla direttiva Bolkestein.
Intanto in casa Cinquestelle si aspettano i risultati del controlli sul litorale che i deputati hanno chiesto con una nota alla polizia municipale.
“Vogliamo accertarci – dicono Trizzino e Ciaccio – che già non ci siano installazioni fuorilegge. Ce ne sono alcune che ci lasciano perplessi e che abbiamo documentato con alcune foto che abbiamo allegato alla nota inviata ai vigili. Aspettiamo con ansia i risultati dei controlli”.
La battaglia per Mondello libera è un vecchio pallino del Movimento 5 Stelle, che cominciò ad accarezzarla un paio di anni fa, quando era ancora senza deputati nelle istituzioni.
“Basta col sequestro a vita dell’arenile”, affermano i deputati alla Camera, Riccardo Nuti e Claudia Mannino, “la spiaggia deve essere a disposizione di tutti i palermitani e non solo della minoranza che affitta le cabine. Non è tollerabile che per fare un bagno si debba arrivare a Terrasini o a Balestrate, con un mare che altrove ci invidiano a due passi da casa”.
Il modello che il Movimento 5 Stelle vorrebbe importare a Palermo è quello di San Vito, con tanti piccoli lidi inframmezzati da ampi spazi di arenile di libera fruizione.
“Tutto, però – dicono Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio – perfettamente regolamentato e sorvegliato. La spiaggia di Palermo deve diventare motore di sviluppo turistico per le piccole imprese del territorio, le mega concessioni demaniali non rispondono più alle esigenze locali. Occorre approvare rapidamente il piano di utilizzo del demanio, calibrato su queste rinnovate esigenze”