di Leonardo Torre (portavoce comunale ad Erice di Fratelli d’Italia- Alleanza nazionale).
Non esiste più lo scontro tra destra e sinistra, ma soltanto un aspro conflitto tra alto e basso. Con queste parole Marone Le Pen ha voluto descrivere il motore che ha spinto il Front National verso un’affermazione elettorale indiscutibile. Non più uno scontro tra forze politiche ma una chiara battaglia tra chi gestisce il potere ed il Popolo.
Ormai è chiaro come in tutta Europa le forze che costituiscono le aree politiche di centro-destra e di centro-sinistra non rappresentano più le classi sociali né i settori produttivi, bensì solo un nuovo centro politico interessato a gestire potere rispettando soltanto la teoria dell’illusione finanziaria. Con la spesa pubblica che diventa solo un mezzo di imposizione fiscale violenta e cieca.
Da questo presupposto parte l’avanzata del Front National, la cui vittoria è riconducibile proprio alla capacità e alla volontà di questa forza politica di non definirsi classe dirigente ma di collocarsi alla destra del Popolo sovrano.
Tutto ciò in Francia potrebbe segnare la svolta. Potrebbe risvegliare coscienze politiche sopite volontariamente o forzatamente. Potrebbe riportare il dato dell’astensionismo a percentuali accettabili in un paese democratico.
E in Italia? Manca ancora un vero Front National. Manca ancora una leadership in grado di rappresentare la voglia di riscatto politico di un popolo stanco di questa “ classe dirigente”, finora attratto dalle farneticazioni grilline o pronto ad optare per l’astensionismo dettato da una mancanza di alternativa. Le classi medie, i ceti popolari, i giovani sono pronti ad intraprendere una nuova strada di destra in grado di ricondurre il nostro paese su una rotta critica che sia capace di proporre un’alternativa a questa Europa di burocrati e di tedeschi.
In Italia un intero ambiente culturale esiste, è vivo ed aspetta un progetto politico. Negli ultimi venti anni questo ambiente ha seguito il cammino confuso ed annebbiato della destra italiana passata dallo scellerato scioglimento di Alleanza Nazionale al vuoto involucro del Pdl fino all’ambigua ed incomprensibile idea moderata del partito di Fini.
Nazione, Famiglia, Legalità e Merito. Valori divenuti parole vuote da usare soltanto durante le campagne elettorali. Valori che invece sono stati alla base dello spirito di appartenenza di generazioni legate dall’idea comune che la Patria è una ed indivisibile e da difendere con la spada. Il nostro progetto è quello di partire dal documento che Marcello Veneziani ha lanciato nell’Estate 2013 “ La Destra che nasce”.
L’idea è quella di risvegliare le coscienze di chi crede nella “Destra Italiana”. Ed è in questo documento che il nostro ambiente culturale cerca l’ispirazione per opporsi definitivamente al moderatismo opportunista di questa politica. Pronti a rimboccarci le maniche, dopo il risultato delle Europee lanceremo il nostro segnale. Hanno tentato di convincerci che non esistono più le Sezioni di partito, che non è più necessaria la formazione culturale, che la militanza non porta risultati, che i gregari non esistono più e che i politici di successo sono soltanto quelli più furbi.
Noi invece abbiamo un’altra idea. E non vogliamo dimenticarla. Noi crediamo nella partecipazione, nell’appartenenza e nella militanza. Noi crediamo in Dio, Patria e Famiglia. E siamo certi che per risanare questo nostro amato paese moralmente, culturalmente e politicamente siamo obbligati a partire da questi tre valori.