La presa di posizione è chiara e netta ed arriva da una città importante della nostra Sicilia come Castellammare del Golfo. Centro turistico importante ma anche centro agricolo noto per le sue coltivazioni. Ad intervenire duramente è la sezione locale della Lega Sicilia Salvini Premier di Castellammare del golfo per bocca del suo Commissario Giovanni Scaraglino a seguito di un’interlocuzione con i propri tesserati e nello specifico con il Sig. Daniele Barbera noto imprenditore locale nel settore agricolo:
“La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova nella giornata del 06.05.2020, dopo aver partecipato al comitato per l’ordine e la sicurezza rimarcava con fervore la sua idea concernente la lotta al Caporalato.
Ci si chiede se la stessa, la quale attribuisce al Caporalato il significato di criminalità vive la nostra quotidianità considerato che i problemi del suddetto settore sono ben altri.
La stessa ha sottolineato che le aziende del settore agricolo sfruttano in modo inumano i lavoratori irregolari che vivono in insediamenti informali, sottopagati alla mercé del Caporalato.
All’interno della mia azienda, continua l’imprenditore Barbera: gli operai immigrati hanno seguito un notevole percorso di crescita a livello culturale e umano studiando il sistema Italiano.
Ed infatti gli immigrati che ribadisco, lavorano regolarmente all’interno della mia azienda difficilmente accettano di lavorare a tempo indeterminato in quanto durante il periodo estivo e precisamente nel mese di luglio preferiscono trascorrere le loro ferie nella loro terra di origine usufruendo della disoccupazione (pagata con i contributi che a sua volta vengono pagati da noi imprenditori, per la ministra approfittatori!).
Ovvero gli stessi “approfittatori” che a stento riescono a trascorrere le ferie nel periodo primaverile e nella peggiore delle ipotesi nel periodo autunnale.
La ministra non ha contezza di quella che è la mia esperienza diretta che mi consente di parlare con cognizione di causa.
Gli immigrati spesso decidono di lavorare per un breve periodo per poi rientrare nei loro paesi trasferendo e mettendo in pratica ciò che hanno imparato grazie a noi imprenditori”.
La ministra non ha tenuto conto delle nostre aziende di spessore come i produttori di grano italiano che da sempre rappresenta una delle forme di alimentazione più importanti dell’uomo, dei produttori di pomodori, ed infatti il centro sud è leader nella produzione di pelati, polpe passati e pomodorini che risultano essere i più venduti al mondo; ed ancora non ha tenuto conto delle aziende vitivinicole che danno un valore aggiunto al territorio ed infatti l’Italia è il produttore mondiale nonché il paese che nell’ultimo decennio ha incrementato maggiormente le proprie vendite all’estero.
Ciò che ci rammarica è che la ministra non abbia tenuto conto di tutto ciò: ovvero di tutti i progetti di alta qualità, del giusto compenso che viene dato e che costituisce dignità per l’agricoltura e orgoglio per tutto il paese.
Non ha perso occasione per sottolineare che in Italia viene posto in essere lo sfruttamento dei lavoratori attraverso la manovalanza agricola e la violazione dei diritti degli immigrati.
Secondo il nostro punto di vista, avrebbe dovuto parlare con coscienza concentrandosi piuttosto su quello che è un piano dettagliato per snellire la burocrazia amministrativa al fine di potenziare le infrastrutture, le nostre aziende e di conseguenza il nostro lavoro dignitoso.
Avrebbe dovuto parlare di una potenziale progettualità di percorsi scolastici al fine di formare professionisti del settore agricolo e dunque arricchire il patrimonio culturale dei giovani e favorirne l’ingresso all’interno delle aziende con autorevole preparazione.
Avrebbe dovuto parlare dei contributi molto alti che le aziende agricole pagano, il Cuneo fiscale infatti finisce per penalizzare sia l’azienda che il dipendente favorendo dunque una grossa piaga sociale: la disoccupazione.
Probabilmente la ministra vive una realtà diversa rispetto alla nostra per questo dovrebbe a nostro avviso ampliare la sua visione e il suo pensiero su questo tema”.