Che la magistratura sia, a causa di alcune sue componenti, un organo eversivo che condiziona gli esiti elettorali con la sua azione e con l’aiuto della stampa di sinistra a giustificarne le gesta, è ormai cosa da non discutere; è rimasto solo qualche stolto a negarlo. Ma la vicenda relativa al libico rimandato a casa con aereo di stato ha raggiunto livelli di gravità inaudita, tali da dover ammettere che qui non vi è banalmente attacco a una forza politica ostile, condizionando il voto e portando al governo chi ha perso; come avvenuto con Berlusconi nel 94. Infatti, seguendo comunque una alternanza falsata, il governo della nazione, sia Berlusconi, sia un D’alema, è comunque non condizionato nei suoi profondi gesti non comprensibili dal popolo, dall’uomo comune, ma necessari per ragioni geopolitiche da assecondare ed imprescindibili.
Molti pochi sanno che, in conseguenza a una storia rivierasca con la civiltà islamica, duemila anni di storia, hanno portato a uno sviluppo della democrazia moderna in Italia in modo molto diverso da come si è potuta sviluppare in altri luoghi. Negli anni settanta, a pochi anni dalla fine del fascismo, le azioni legate alle resistenze marxiste internazionali, finanziate e supportate dall’Unione Sovietica in seno alla guerra fredda, hanno portato alla nascita di quello che passò alla storia come Lodo Moro.
Terroristi palestinesi, della galassia, venivano liberati dopo l’arresto, anche con azioni altissime come la concessione della grazia da parte del Presidente della Repubblica, e imbarcati su Argo 16, aereo dei servizi segreti, portati quindi fuori dall’Italia. In quel quadro quell’ accordo nacque per evitare che in Italia vi fossero stragi di civili, avvenute prima come all’aeroporto di Fiumicino. La violazione di quell’accordo sul finire degli anni 70, anche se non è tema di questo articolo, portò per ritorsione alla strage di Ustica, con una bomba nel bagno, e 36 giorni dopo quella di Bologna. Entrambe depistate per decenni affinché non venisse resa nota la verità sulle ragioni delle stragi, e cioè un indicibile accordo. Indicibile ma ritenuto necessario per evitare stragi in Italia. Chi scrive ha, su questo giornale, narrato di queste vicende e fatto una conferenza con il giornalista Gabriele Paradisi che potete trovare sulla pagina FB.
Non è questione di merito, noi siamo cittadini comuni, ed è ovvio che un qualcosa moralmente possa essere considerato sbagliato. Diversa è la posizione di chi governa una nazione, obbligato a scelte difficili e necessarie per garantire la tenuta della società civile e del suo vivere dentro il contesto geopolitico di riferimento. Pensateci, non avete mai notato che da anni avvengono attentati islamici in Belgio, Germania, Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda, ma mai in Italia? Non è un caso.
Tornando alla vicenda dell’attacco al governo e alla Meloni, quindi, bisogna sottolineare una diversa iperbole dell’azione della magistratura, che considero davvero un pericolo e un attacco agli organi dello Stato e al funzionamento stesso delle Istituzioni che, trasversalmente, qualsiasi colore abbia il governo, devono portare avanti accordi segreti, non dicibili, e che devono essere rispettati da chi, come i magistrati, conosce le cose della politica a differenza del cittadino comune.
Qui, infatti, siamo arrivati all’assurdo di azioni per destabilizzare il governo in procinto di riformare la magistratura, che esondano dalle azioni ritenibili “non pericolose” per la sopravvivenza della nazione. Non si tirino fuori l’obbligatorietà e queste scemenze.
Ma questa vicenda porta riflessioni altre. Perchè? La portata di una cosa del genere, posso garantirvi, non ha possibilità di avvenire in condizioni normali. Anche magistrati politicizzati non sarebbero arrivati a tanto se non supportati da una sfera superiore. Ed è qui, che le manovre della corta internazionale e il mancato arresto in Germania del libico, fanno pensare a un piano, per mettere sotto attacco la Meloni, ordito in Europa. Molti hanno capito, infatti, che il dialogo diretto tra Trump e la destra italiana, adesso al governo, potrebbe ribaltare dopo due decenni e più, la dinamiche di forza economica in Europa, portando quella germanocentrica in crisi, a favore di un ritorno al passato, quando, prima dell’introduzione dello SME, l’Italia era la quinta industria del mondo e superiore alla Germania poi adoperatasi per distruggere la nostra economia a favore della propria. E non solo la nostra.
Non sono complotti, ma lucide visione, seppur possibilmente sbagliate, di una azione europea per impedire, ad esempio, che l’Italia a differenza di altri Paesi possa avere facilitazioni sulla politica dei dazi e quindi surclassare nell’export qualsiasi competitore, posto anche che rimaniamo ai vertici della produzione di prodotti unici e inimitabili al mondo. In America possono comprare una auto nazionale invece che tedesca. Ma il parmigiano?
Una cosa è certa. L’Italia è ingovernabile. E’ necessario procedere a un assoggettamento del potere giudiziario al popolo italiano, perché avere ordito una azione di tale livello ha ormai palesato la costante azione di attacco agli organi dello Stato, impossibilitati a svolgere le loro funzioni, non sempre comprensibili dal popoli, ma necessarie per il funzionamento della democrazia in Italia. Una soluzione si deve trovare.