Ci risiamo. Da tanto tempo ormai non si registrava la proscrizione di qualcuno per aver detto delle banali ovvietà sugli ebrei. E’ capitata a fagiolo la vicenda pandemia, i vaccini, le riflessioni poste su un libro – Strage di Stato – che ha visto la prefazione di Gratteri, che dalla Calabria aveva giuste mire di carriera. Non aveva fatto i conti però con il politicamente corretto imperante che impedisce opinioni e argomentazioni e obbliga a celebrare unicamente le verità precostituite.
Le vicende relative al popolo ebraico sono assai note. Assai meno note sono le ragioni che hanno portato nei secoli avversione verso questo popolo, perseguitato fino alle estreme conseguenze, da tutti conosciute, avvenute purtroppo durante la seconda guerra mondiale. Non voglio dilungarmi tentando un saggio di storia che parta dalle guerre giudaiche e da Gesù Cristo, ebreo che decide di fondare una propria religione, perchè si perderebbe il senso della cronaca che vorrei si attenesse a ciò che è scritto nel libro sponsorizzato da Gratteri e ad alcune riflessioni di carattere personale sull’antisemitismo e sull’antisionismo.
Iniziamo col dire che appena letta la notizia sono andato subito a cercare chi ne avesse scritto. In larga parte il Riformista di Sansonetti. Ho letto numerosi articoli di attacco feroce, sul fatto che Gratteri deve dimettersi, non può restare al suo posto, perchè il suo antisemitismo è di gravità inaudita. Insomma vado a cercare la parte incriminata e finalmente la trovo, giudicate voi: «Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche…». Capite? Cioè, il solito polverone sul nulla assoluto.
Ci siamo ormai abituati talmente tanto agli obblighi di raccontare le cose per come ci vengono ordinate, che siamo arrivati a un punto in cui è reato dire una semplice banalità che è certamente argomentabile senza che nessuno ti dia dell’antisemita. Cioè, dico. Perchè se io che non sono antisemita, dico che gli ebrei dalla Svizzera hanno condizionato il mondo, devo essere accusato di essere antisemita? Qui siamo oltre le falsità storiche sul fascismo che li avrebbe sterminati, facendo confusione tra leggi razziali e deportazione. Già questi punti facilmente smontabili dalla verità storica. Scusate, ma se il ministro delle finanze più importante del fascismo era ebreo, può mai l’antisemitismo essere un frutto del fascismo? Se dopo la promulgazione delle leggi razziali, Jung ha tranquillamente proseguito a fare il parlamentare, può mai non storcere il naso l’osservatore attento? Potremmo fare mille esempi per far capire quanto la narrazione sia asservita a un disegno, che è di persecuzione anche se non c’è. Perchè il popolo ebraico pretende di essere perseguitato e di denunciare come persecuzione anche il semplice diritto di critica. Io non ci sto!
La questione palestinese, lo sterminio, la persecuzione e deportazione del popolo di Palestina avvenuto sin dai primi del 900, quando dalla Svizzera i nomi noti del sionismo progettarono di pretendere la creazione dello stato di Israele, è una storia che credo pochi conoscano per come andrebbe conosciuta. E’ più facile, certamente, restare fermi ad Arafat, al fronte popolare e a tutti gli altri movimenti della galassia palestinese che, sbagliando, reagirono alla persecuzione subita ideando il moderno terrorismo stragista che vede tra i fatti più ricordati le olimpiadi di Monaco o l’Achille Lauro e, per me che ne sono uno studioso, la strage alla stazione di Bologna. E’ però meschino, intellettualmente mediocre, vergognoso e indegno negare le ragioni di quelle azioni terroristiche che affondano le loro radici sulle azioni del popolo ebraico.
Non possiamo non notare, leggendo gli articoli contro Gratteri, che a ripetizione si argomenta semplicemente che egli abbia appoggiato antisemitismo per aver messo la faccia in un libro contro i vaccini e che mette spunti di riflessione sul tavolo circa la gestione dei malati, dei morti covid, delle vicende a contorno. Possiamo avere il dubbio che semplicemente questa dell’antisemitismo è una scusa per impedire il dissenso critico sul regime sanitario che si sta sviluppando?
Bisogna infatti notare due cose; dico negli articoli che attaccato gratteri. La prima cosa è la totale mancanza di confutazione nel merito. Gratteri ha appoggiato quelle frasi sugli ebrei? Bene, ma quelle cose scritte sono vere o sono false? Nessuno che si ponga il quesito e apra il dibattito. No, subito viene messo sotto la lente il testo, con le solite tecniche per proscrivere il dissenso come compolittismo e no-vaccinismo ed è proprio questa la seconda cosa da notare.
E allora due considerazioni arrivano alla mente di chi non si fa dettare la linea. La prima è che su questa vicenda, sui vaccini e tutto il resto, abbiamo il diritto di esprimere palesi constatazioni di quanto sta avvenendo e negate da un giornalismo asservito e ormai privo di ogni credibilità. La seconda, ancor più importante, è che sugli ebrei abbiamo il diritto di esprimere critiche. Perchè con buona pace degli ignoranti di ieri e di oggi, asserviti alle bagggianate politicamente corrette, essere antisemiti è un problema. Ma essere antisionisti è un diritto!