Le notizie degli ultimi giorni ci hanno fatto scoprire l’acqua calda. Mario Draghi potrebbe essere il premier pronto a sostituire l’inadeguato Giuseppe Conte. Che Mario Draghi dovesse diventare premier italiano però, viene detto da prima che lasciasse la presidenza della BCE. E’ stato detto talmente tante volte che, francamente, appare grottesco darne oggi la notizia come se fosse una idea geniale di Mattarella per salvarci.
Nelle ultime ore, però, mi ha dato molto da pensare e riflettere l’operazione mediatica che è iniziata a contorno. In pratica è una tecnica vecchia come il mondo. Sovraesposizione mediatica delle dichiarazioni di una persona, che vengono descritte come salvifiche, risolutive e, quindi, “necessarie”. Vediamo però i due aspetti singolarmente e cioè le soluzioni proposte da Draghi. E quindi le mie valutazioni su qesta operazione mediatica che lo ha reso protagonista.
Draghi propone deficit, fare debito senza limiti e a qualsiasi costo per salvare l’economia della nazione. Ora capite bene che se uno è fesso inizia ad applaudire, come hanno fatto quasi tutti. Se uno ha sale in zucca, perdonatemi, osserva due cose. La prima è che queste cose le hanno sempre dette Salvini, Bagnai, Borghi, e tanti altri che per averlo detto son stati derisi e descritti come scemi del villaggio che non capiscono nulla. Vi ricordate il mantra del pessimo Giannini a Ballarò? “E le coperture?, dove sono le coperture?”. Uno poteva anche dirgli che voleva salvare vite umane e lui diceva all’intervistato, per proscriverlo al pubblico, che non c’erano le coperture. Bene, attenti. Oggi Mario Draghi ha detto che delle coperture ce ne possiamo fottere. E tutti ad applaudire. Vabbè…
La cosa che, però, mi fa pensar male è, cari amici, che noi non abbiamo una banca centrale che stampa moneta. Sapete cosa significa questo? Che noi, delle coperture, non ce ne possiamo affatto fottere. Ma proprio per niente. Anche se bisogna salvare vite umane, appunto. Ed è su questo, sul fatto che siamo in trappola, che da anni si basa il pensiero di chi promuove l’uscita dall’euro.
Le parole di Draghi, quindi – ragioniamo – possono significare tre azioni possibili. La prima è uscire dall’euro. Questa è ovviamente da scartare, conoscendo il soggetto. La seconda è il fatto di fare realmente debito e operare a deficit illimitatamente ma restando nell’euro. Questa cosa avrebbe la conseguenza, entro poco, di portare il debito al 180 per cento sul pil. Accedere agli aiuti degli strozzini europei e finire come la Grecia sarebbe una conseguenza immediata. La terza opzione, quella che mi appare probabile, è il fare diventare Draghi premier che farà una manovra da massimo 100 miliardi, e poi patrimoniali e tasse che al confronto Monti ci sembrerà qualcosa da rimpiangere.
Ma chi è Mario Draghi? E cosa pensavano le persone veramente autorevoli dell’ipotesi che egli fecesse il Premier? Ascoltiamo, in questo video, le opinioni del compianto emerito Presidente della Repubblica Francesco Cossiga:
Cossiga aveva torto o ragione? Non ho elementi per avere certezze ma le sue parole sono molto significative.
Detto questo veniamo adesso a quello che non mi convince e che ho accennato in testa all’articolo. L’eperienza da farci subire è la stessa del governo Monti ma, nei fatti, è una carta non più giocabile in quel modo. Bisogna darci la stessa pillola ma cambiando il colore. Monti venne infatti “calato dall’alto” senza che la maggior parte dei cittadini lo conoscesse. Erano i competenti, i professori, descritti come in Corea del Nord si fa col Presidente eterno Kim Il-sung che non defecava, in quanto era sceso dal cielo. Poi scoprimmo la realtà delle incredibili e divine competenze di questi quatro burocrati di banca e massoni al governo della nazione, che invece che dal cielo erano semplicemente scesi da casa. Le incredibili competenze erano quelle di triplicare le tasse. Il che significa che a fare il premier potevo anche andarci io o il mio barbiere. Ma anche mia madre non sarebbe stata malaccio dato che, avendo gestito una famiglia per una vita, conosce il prezzo di un litro di latte e quindi avrebbe avuto certamente più competenza di certi cialtroni vergognosi e indecenti che sono stati al governo dell’Italia. Svelato il trucco, quindi, è vero che gli italiani sono fessi ma non a tal punto da ripetere il tutto senza cambiare strategia.
Eccoci arrivati quindi all’operazione mediatica di questi giorni. In modo grottesco, ridicolo, impensabile, viene fatto dichiarare a Mario Draghi un qualcosa che è sempre stato il contrario del suo pensiero e che, invece, da anni viene detto da pupulisti, nazionalisti, leghisti. E cioè che bisogna fare debito illimitato per salvare l’economia nazionale. Essendo impensabile che Draghi, nel dire questa cosa, sia sincero, dobbiamo convenire che lo scopo deve essere un altro. E cioè quello che sta accadendo, ogni giorno, intorno a noi. Grazie a queste dichiarazioni tutti lo stanno acclamando, lo implorano, lo invocano come salvatore che al più presto deve diventare Premier. Scusate, ma allora perchè non avete invocato come Premier Salvini, Alberto Bagnani o Claudio Borghi che dicono le stesse cose da anni, ma dicono che ciò va fatto stampando la lira? Ma davvero, cari lettori, non avete ancora capito? Come mai non c’è una operazione mediatica in corso per farci acclamare e invocare come Premier Paolo Savona che in due giorni ci farebbe uscire dall’Euro?
L’operazione mediatica in corso è evidente e lo scopo è cristallino; ma subdolo, vergognoso. Ci stanno facendo invocare Draghi in modo tale che quando ci massacrerà con tasse e patrimoniali dovremo starci zitti perchè, a differenza del Monti calato dall’alto, a volerlo premier ed invocarlo a gran voce fummo noi stessi.