Sono rimasto senza parole, lo ammetto! É colpa di questa malattia che non mi lascia, questa continua e persistente convinzione che tutti si rifacciano al tuo modo di pensare, a valori comuni, a principi condivisi. Mi riferisco alla coerenza…calma, calma. Lo so, non prendetemi a parole senza nemmeno argomentare. Mi direte: “ancora ci credi!”. Non é un fatto di crederci o meno, é che penso che esistano dei limiti alla decenza. Ma capisco che siamo rimasti veramente in pochi a pensarla così. Insomma, cerchiamo di fare un pò di cronaca per chi non ha capito a cosa mi riferisco.
Il grande generale Damiano é riuscito a scamparla alla sfiducia, in realtà sapevamo che non aveva mai corso rischi reali, e così, per pagare il suo debito nei confronti di chi lo ha salvato in consiglio per gli ultimi due anni, nomina una giunta arcobaleno ( lobby, democristiani, socialisti, PD, movimenti civici) consegnando così la città in mano a poteri più o meno forti, arrivisti e personaggi in cerca di autore. É il primo sindaco di Trapani, di cui ho memoria, che riesce in un’unica legislatura ad essere scelto ed eletto da Forza Italia, salvo poi abbandonarli e farsi sostenere da l’altra parte di centro destra che aveva appoggiato un altro candidato sindaco, salvo poi ancora imbarcare anche una parte del PD e di socialisti, giusto per non scontentare nessuno. Quindi tutti a Trapani hanno avuto e continuano ad avere a che fare con Damiano. Qualcuno dice il Sindaco più odiato, ma a me sembra il più amato dalla politica si direbbe! Non c’é molto da aggiungere, il tutto si commenta da solo. Se non fosse che in realtà la gente che dovrebbe essere costantemente indignata, invece ormai é talmente satura di assistere a questi comportamenti girovaghi da rimanerne contaminata essa stessa. Non si indigna più. D’altronde come dare loro torto se si pensa che addirittura il responsabile di una neonata lista civica, che il giorno prima era in piazza con i megafoni a protestare contro questo sindaco, il giorno dopo ne diventa assessore nella sua giunta. Che messaggio si dà? Perché si dovrebbe credere ancora alla politica, ammesso che oggi la si possa definire ancora così (io non ci riesco); perché ci si dovrebbe impegnare? Meglio lasciare ai professionisti di questo nuovo mestiere che é l’occupazione di poltrone l’opportunità di essere eletti? La verità é che anche in questo caso, come per tutto, é solo un fatto di soldi. L’impegno in politica oggi é equivalente ad un concorso pubblico. Mi faccio eleggere( o meglio per molti “nominare”) e sono a posto per 5 anni. Che fare allora? Non voglio sembrare troppo pessimista ma non vedo un futuro all’orizzonte. É inutile che ci raccontiamo favole. La parte sana ed onesta della nostra comunità é impegnata giustamente ad occuparsi in un momento di crisi generale della propria famiglia, del proprio lavoro, delle proprie aziende, di sbarcare il lunario…figuriamoci se con questi chiari di luna ha la voglia di scendere a combattere contro la devastazione che avanza. Ma fino a quando? Fino a quando i buoni continueranno ad esserlo, fino a quando si fará finta di nulla? Forse quando ci si accorgerá che hanno portato via pure il terreno sotto forse ci sarà un nuovo inizio.