di Leonardo Torre (Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale, sezione di Erice ).
Il mancato raggiungimento del quorum del 4% non può essere considerato un successo, ma sicuramente non può nemmeno essere ritenuto una sconfitta elettorale. Fratelli d’Italia- Alleanza nazionale nasce per Politiche del 2013 ed in poco più di un anno ha raddoppiato il proprio consenso portando il dato percentuale dall’1,99% al 3,66% alle ultime Europee. Meno di 200.000 voti separano il partito di Giorgia Meloni da quello del ministro Alfano che, sebbene di Governo e con un’ampia rappresentanza Parlamentare, ha superato la soglia di sbarramento solo con l’appoggio dell’Udc di Casini.
FDI – AN a livello nazionale ha raccolto più di un milione di voti. Non pochi. Ed in particolare nella Provincia di Trapani è passato dai 1.909 voti delle Politiche ai 3.904 delle Europee. Tutto questo è un piccolo punto di partenza, ma sembra che si ci stia muovendo con un’auto con il freno a mano tirato. Finchè continueranno ad essere presenti figure ingombranti che rappresentano un vecchio modo di gestire la Politica difficilmente si potrà inserire il turbo e raccogliere il consenso che il Partito merita.
È innegabile che le continue apparizioni televisive del pluri-parlamentare Ignazio La Russa non facciano buon gioco ad una nuova visione politica ed alla voglia di innovazione e cambiamento che l’elettorato chiede da tempo.
Allo stesso modo considero ingombrante la presenza di tutta quella giovane classe politica che si trova ancora sospesa tra l’adesione ufficiale al partito e la posizione di attesa certamente più comoda che garantisce poca visibilità permettendo un eventuale salto in altri lidi nel caso in cui se ne riscontri maggiore convenienza.
Altro errore che si sta facendo è quello di sposare la Lega Nord su posizioni estreme: è incontrovertibile che solo la Lega negli ultimi anni abbia portato avanti battaglie “di destra” come la lotta all’immigrazione clandestina, ma teniamo ben presente che continueranno a fare le barricate in Europa ed in Italia per tutelare i confini settentrionali e non di certo le coste siciliane. Si deve porre l’attenzione sull’identità nazionale e non sulla secessione veneta.
Infine è necessario ricordare che è pendente un ricorso dei Verdi contro lo sbarramento previsto dalla nostra legge elettorale per le Europee. La Corte Costituzionale Tedesca si è pronunziata in merito ad un ricorso simile esprimendosi con una sentenza che dichiara illegittimo lo sbarramento teutonico.
In Italia il ricorso dei Verdi ha già di fatto ottenuto che il Tribunale di Venezia abbia rinviato alla Consulta il proprio parere favorevole e si pronunzierà a breve con una sentenza. L’eventuale accoglimento potrebbe portare all’elezione di tre Deputati Europei per FDI- AN. Al verificarsi di questa ipotesi, le pedine dello scacchiere si disporrebbero sicuramente in una posizione stravolgente. Non ci resta che attendere sviluppi.