di Gaetano Massimo Vella.
Cabine sì, cabine no. Sulla shakespeariana querelle che ogni estate vede in campo pareri opposti sulla spiaggia di Mondello, sin da subito chiarisco: io faccio parte del fronte del “no”. Tuttavia ritengo che questa sia una vexata quaestio che distoglie l’attenzione dell’opinione pubblica dai reali problemi del mare palermitano nel particolare e siciliano in genere.
Spesso sulle cabine di Mondello si gioca una campagna di immagine e di visibilità politica, con tutti i riflettori puntati sull’amato arenile, ma una spessa cortina di silenzio è calata sulla costa sud (la spiaggia di Romagnolo per intenderci) dove tonnellate di sfabricidi giacciono da più di sessant’anni impedendone la fruizione anche a soli fini elioterapici. La balneabilità, poi, è impensabile a causa del mancato risanamento dell’Oreto che porta ogni giorno in quel tratto di costa veleni ed inquinanti di ogni sorta.
Inoltre resta insoluto a Palermo come in gran parte della Sicilia il problema dei reflui: siamo, infatti, una delle regioni d’Italia che peggio li tratta e per questo a rischio infrazione comunitaria; ma questa storia sembra importarci poco, provate a vedere cosa finisce in mare alla foce dell’Oreto o dal canale che sversa dentro il cantiere navale…
Ecco, sarebbe giunto il momento di guardare oltre Mondello. Esiste una linea ferroviaria, la Palermo- Messina, che potrebbe diventare la metrò del mare, basti pensare alle linee ferroviarie giapponesi o britanniche: da Tokyo ogni giorno transitano milioni di cittadini che raggiungono la metropoli per lavoro, noi potremo utilizzare le nostre ferrovie per raggiungere il mare.
Esistono decine di fermate ferroviarie dismesse da ripristinare ed altre potrebbero essere create per raggiungere comodamente ed in giornata il mare senza ricorrere all’auto: ad esempio le stazioni di San Nicola, Castelbuono, Lascari (un gioiello immortalato anche nel film Nuovo cinema Paradiso per lo struggente addio tra il vecchio operatore ed il giovane protagonista), Brolo, una fermata c’é anche sopra la spiaggia di Torre Conca (Valtur).
Con un treno veloce e confortevole raccordato con la metro i palermitani potrebbero recarsi al mare in tempi ragionevoli e senza stressarsi per trovare un parcheggio o incolonnati nelle snervanti code da rientro…
La metrò del mare sarebbe davvero a portata di mano se non ci facessimo annebbiare ogni anno la vista dall’amletica domanda sulle cabine di Mondello.
Infine, un appello ai nostri lettori fumatori, un piccolo gesto di civiltà: quest’estate non abbandonate le cicche in spiaggia, a miliardi finiscono in mare ed arrecano un grave danno a tutto l’ecosistema marino. Grazie…