La consapevolezza circa la natura antidemocratica della sinistra italiana non è argomento nuovo di cui scrivo ed essendo una persona che ha letto Gramsci posso dire, a differenza di molti elettori di sinistra, che io la sinistra l’ho capita perchè ne conosco la genesi culturale. Devo francamente ammettere, cari amici, che mi sono anche stancato. Non di dire la verità. Mi sono stancato di ritrovarmi di fronte ebeti – perchè sono ebeti – che per rispondermi dicono che Berlusconi ha governato 20 anni, è stato una specie di dittatore, e tutte le varie baggianate e idiozie con cui la potentissima propaganda di sinistra ha rimbambito il cervello delle persone essendo noi, un Paese, dove a governare è stata quasi sempre la sinistra a cui, Berlusconi, per qualche anno, mi pare 8, è riuscito a rompere le uova nel paniere vincendo le elezioni e subendo per ritorsione 130 procedimenti penali. Si perchè Berlusconi ha governato facendosi votare a differenza di chi ha scatenato di tutto per fare nascere governi mai immaginati a inizio legislatura. La “crostata della moglie di Gianni Letta” l’abbiamo gustata tutti, o almeno gli addetti ai lavori, i commentatori, gli appassionati di politica. Io ero piccolino, quattordici anni appena. Ero un quattoricenne atipico, certamente. Ma di quella crostata ricordo ancora il sapore.
Ebbene, dicevo, questa stanchezza del dover scrivere sempre le stesse cose davanti a una macchina mediatica che urla ai quattro venti il rischio fascismo e il pericolo delle democrazia rappresentato da Salvini, mi si è un attimo smossa – è stato un impeto – vedendo una intervista della Gruber a Carlo De Benedetti, cittadino italiano, residente in Svizzera proprietario del Gruppo Espresso che è da sempre il nemico di Silvio Berlusconi, cittadino italiano ma residente in italia condananto però per evasione fiscale… lui si.
Divevo, durante questa intervista mi sono soffermato su due punti. I meno importanti sono quelli dove De Benedetti dice che se si votasse e Salvini fosse Premier, l’Europa chiuderebbe i rubinetti perchè non lo permetterebbe. Dice che non si può fare l’antieuropeista e poi chiedere i soldi all’Europa. Bene, ricordo a voi e a De Benedetti che l’Italia è uno di quei Paesi che versa più soldi di quelli che riceve dall’Europa. Quindi stia sereno lui. Non è che se arriva Salvini non ci mandano più i soldi in prestito. Il prestito ce lo ritroveremmo nelle tasche facendo quello che ormai tutti gli italiani svegli e non abbindolati dalla retorica europeista sognano: il gesto dell’ombrello.
Ma proseguendo arriviamo al dunque. Alla fine lui dice che non crede alla possibilità dello scenario di elezioni e Salvini vincitore. E la Gruber gli chiede: “ok, ma se accadesse“? E lui, beato, risponde: “guardi, se vincessero durerebbero lo spazio di un mattino“. Davvero? E perchè? Perchè questo cittadino italiano, tessera numero 1 del PD, residente in Svizzera ma che non ha mai evaso il fisco, ha fatto quella faccia così propria di chi è esperto, di chi capisce come stanno realmente le cose? Cosa può dirci De Benedetti che non sappiamo? Vuoi vedere che si riferisce al fatto che in Italia ci sono le elezioni per finta, ma dal 94 ogni volta che ha vinto la destra i poteri a cui lui appartiene hanno scatenato colpi di stato, inchieste politicizzate, intrighi di palazzo?
Chiariamoci, io conosco la storia della politica italiana giorno per giorno, ed anche qualche retroscena sulla nascita di certi governi abusivi, seppur non formalmente. Non vorrei fare mica la figura dell’ingenuo. Epperò, chiedo oggi, ormai, ad amici e lettori di sinistra con cui da una vita dibatto, di piantarla una volta per tutte con queste baggianate per poveracci del denunciare il rischio fascismo e il pericolo della democrazia se vincesse Salvini. Perchè quando è troppo è troppo. Io capisco che se dici cento colte una bugia questa diventa una verità e con voi la propaganda di sinistra ha agito così. Ma come direbbe Feltri ci avete rotto i maroni per 20 anni dicendo le stesse cretinate su Berlusconi, nonostante governasse sempre la sinistra. Vi chiedo per piacere di piantarla con questa pratica davvero piccina, radical chic piccolo borghese, patetica, di denunciare come emergenza democratica, di fatto, la possibilità che in Italia si voti liberamente invece di avere l’obbligo di vedere sempre al potere la sinistra anche se perde le elezioni. Siete patetici e sono passati troppi anni, tutti uguali con la stessa retorica, le stesse baggianate ridicole che ripetete a pappagallo, la stessa propaganda, per non prendere coscienza e smetterla. Siete ridicoli. Perchè essere di sinistra è un diritto. Non è un diritto, invece, negare che nel nostro Paese l’unica cosa che si pone agli antipodi del concetto di democrazia è la sinistra italiana. La sinistra della Legacoop. Di Romano Prodi. Dell’IRI. Di Infostrada e Vodafone Omnitel. Di Seat Pagine Gialle. Della Sme. La sinistra che fa la verginella, incapace dell’onore, di rispettare l’avversario, di battersi all’interno del perimetro delle regole istituzionali e democratiche.
Quella sinistra faccendiera, losca, affaristica, antiitaliana, antidemocratica, illiberale, giustizialista, liberticida, dai metodi mafiosi nelle regioni che considera di sua proprietà, che siete liberi di votare. Ma dal cui pulpito, davanti a Salvini e a chiunque altro, avete soltanto la possibilità di tacere. Imbarazzati.